lunedì 17 marzo 2008

Fake-blog "crono911", "11-settembre" e "undicisettembre": "WTC7: the italian "debunker" bug".

“…onde l'umana specie inferma giacque
giù per secoli molti in grande errore,
fin ch'al Verbo di Dio discender piacque…”


Dante, Paradiso, canto VII°, terzina decima


Mai queste parole del Sommo Poeta furono più attuali…

Sostituendo “Verbo di Dio” con “verità” (…significato cui, comunque, allude ugualmente la parafrasi di tali versi…), accostiamo Dante a noi e al senso comune che ci accompagna quotidianamente…

L’errore dell’umanità, nella Commedia, è inteso come non-conoscenza del “Verbo di Dio”…

Senza scomodare Luigi Valli e altri dantisti (…escludendo Benigni), possiamo avvicinare il concetto della terzina, al senso comune dell’errore umano…

L’errore comune è correggibile, quando se ne distingua l’esistenza… e, soprattutto, quando lo si voglia riconoscere!

…ma i latini dicevano appunto: “errare humanum est, perseverare autem diabolicum”…!

Commettere errori è umano, perseverare (…nel commettere lo stesso errore) è diabolico…

Nello studio di un argomento complesso come la catena degli eventi scaturiti l’11 settembre 2001, chiunque, per proprio approfondimento personale, si sia trovato a conoscerne e svolgerne autonomamente la dinamica, ha commesso degli errori, vuoi d’interpretazione, vuoi per mancanze di fonti ecc., molto umanamente…

Se nessuno avesse commesso errori ciò sarebbe equivalso alla conoscenza della verità (...Verbo di Dio[!]) o al disinteresse dell’argomento, significando, conseguentemente, l’inutilità di tale sforzo….

Purtroppo, in questo caso, non ci troviamo di fronte ad una verità inattaccabile.

La Commissione incaricata delle indagini sull’11 settembre 2001, ha ammesso, nella stesura della sua analisi, “9/11 commission Report”, scrivendocelo sopra chiaramente, che non crede alle testimonianze fornite dai militari del NORAD (controllo militare del traffico aereo americano)…
Indirettamente, ci conferma (…con grande sfoggio d’incoerenza), di non credere al proprio lavoro svolto.

Se fosse possibile inquadrare con un cannocchiale l’11 settembre 2001, potremmo vedere lo scenario che si è abbattuto come una piaga sulla popolazione degli Stati Uniti d’America e sul mondo. Ingrandendo e stringendo sui particolari osserveremmo gli impatti incendiari sulle torri, al Pentagono e via dicendo… fino ad arrivare all’edificio “7”, alto oltre centocinquanta metri, caduto inspiegabilmente in pianta alle 17:21 di quel giorno, fortunato per pochissimi…

Neanche tale episodio è riportato sull’analisi dei fatti della Commissione d’inchiesta. Non è dato saperne, ad oggi, il motivo di questa omissione.

NIST e FEMA, coordinati da ASCE, espletano, da oramai oltre sei anni, le indagini su questo crollo inspiegabile, rimandando di volta in volta la pubblicazione delle conclusioni…

Il NIST ha già gettato la spugna in passato, varie volte, sostenendo di non avere gli elementi opportuni per concludere esaurientemente le indagini…

Certo, escludendo la demolizione controllata, è difficile dare una spiegazione semplice a questi tre crolli così improbabilmente verificatisi nello stesso giorno, nell’arco di meno di 8 ore…

C’è qualcuno che non si è accontentato di queste spiegazioni così sommarie, fatte a mo’ d’”azzeccagarbugli”, e ha cominciato a fare presente la propria incredulità al mondo…

Questo qualcuno è diventato un “gruppo” numeroso. Un “gruppo” che, costretto sottovoce, dibatte sull’argomento e cerca di darsi spiegazioni, e darle agli altri, sperando che la demolizione controllata sia l’ultima delle conclusioni più probabili…

In coincidenza, ha visto la luce un’altra minoranza contrapposta a questo “gruppo”… Tale minoranza è rappresentata dal movimento, ma sarebbe più legittimo indicarlo crollo (…per ciò che tra poco leggerete), dei “debunker”…

In Italia, il crollo dei “debunker” italiani, è rappresentato dal fake-blog “undicisettembre”…
Il responsabile di tale fake-blog è Paolo Attivissimo, sedicente sbufalatore, nonché giornalista (...informatico).
A lui si riconducono altri fake-blog quali “crono911” e “11-settembre”, rispettivamente degli utenti “John” ed “Henry62”.

Tra le etichette di “fakeblogdebunker” si possono evincere varie altre disastrose conclusioni di tali individui, che tutto offrono, fuorché un resoconto serio e disinteressato dei fatti.

Il loro intento sarebbe quello di “smontare” le “teorie alternative”, dando quelle spiegazioni che le autorità governative americane hanno negato per anni e negano ancora oggi, per questioni di equilibrio vitale e per impossibilità…

Questi individui, in realtà, utilizzano un approccio, verso l’argomento, già sperimentato ampiamente in passato.

…essi si auto-definiscono debunker, anche se in realtà è più opportuno indicarli appunto “debunker” italiani (…per la nazionalità), data la loro impossibilità di sostenere, ciò che vanno affermando incautamente sul web…

“Debunking, letteralmente in inglese, "discredito", è la soluzione indicata dalla CIA (il servizio segreto USA), nel 1953, per evitare nell'opinione pubblica un ulteriore sviluppo dell'inquietudine indotta dalle continue apparizioni di UFO.”

In realtà tale definizione è consona al modo di operare dei “debunker” italiani. Nei loro fake-blog si assiste ad un quotidiano discredito nei confronti delle “teorie alternative” e dei loro sostenitori…

Considerato che negli anni ’50, in ufologia, i debunkers, erano definiti, “agenti del discredito”, cioè quei personaggi utilizzati per screditare l'ufologia e il fenomeno in generale col discredito sistematico dei testimoni, ovvero con l'accorta strumentalizzazione di determinati individui divenuti ben noti e poi ridicolizzati (contattisti inattendibili, cultisti esaltati, mistificatori prezzolati ecc.) di fronte al pubblico, si può intendere, con gli odierni “debunker” italiani, una notevole somiglianza…

...oggi "complottista" o "cospirazionista" è l'etichetta denigrativa utilizzata nel "debunking" del 9/11, per screditare sul nascere i sostenitori dello scetticismo nei confronti della versione ufficiale rilasciata dal Governo USA sugli eventi di quel giorno catastrofico.

Ma allora si parlava di UFO…

L’”11 settembre”(…2001) è accaduto sulla terra e i responsabili sono uomini…

L’attuale strategia di “debunking”, infatti, cambia: oltre all’”arte” del discredito sistematico, il “debunker” da la parvenza di affrontare un dibattito tecnico-scientifico meticoloso contro i sostenitori delle “teorie alternative”…

Dà una parvenza…

Quando la malafede è evidente, l’intento insabbiatorio/confusionario del “debunking” è riscontrabile dalle argomentazioni pubblicate da questi impostori…

Vediamone, con serenità, l’indiscutibile prova…

Penso che più o meno tutti, possiamo individuare un arcano dell’11 settembre 2001, nel crollo di WTC7: l’edificio non è stato colpito da nessun aereo, ciò nonostante, crolla in pianta, verso le 17:21 di quel giorno…







Le indagini sommarie pubblicate dagli enti governativi americani anzidetti, attribuiscono tali conseguenze a degli eventi concatenati al crollo della Torre Nord…
Pesanti macerie scagliate dalla Torre Nord, cadendo, avrebbero colpito il WTC7 e gli incendi innescati ne avrebbero indebolito la struttura poggiante sul sedime di una centrale elettrica presente ancor prima che l’edificio fosse costruito, terminato e consegnato verso la fine degli anni ’80.

Gli incendi avrebbero indebolito la struttura…

Anche se, in passato, nessun edificio è mai crollato per incendi e non ci sono precedenti in ingegneria ad esempio e a supporto della traballante teoria ufficiale.

Nel video sono valutati gli incendi che colpirono l’edificio “7”:


Il video è pubblicato su “youtube” da “debunker” americani: da considerare le riprese della facciata sud e la facciata laterale; mentre non compare la facciata nord in cui sono accorsi alcuni incendi circoscritti, ai piani intermedi, insistenti lungo 3 file di finestre… i piani dell’edificio erano 47.

Queste sarebbero le cause dell’indebolimento della struttura. Cause che avrebbero indotto al collasso definitivo in pianta dell’edificio “7”…

I “debunker” italiani, sostengono, altresì, che furono gli incendi a indebolire la struttura, argomentando quanto questi fossero diffusi “diffusissimi” e per quali motivi…
Uno di questi motivi è la reazione del carburante contenuto all’interno di serbatoi alloggiati al 5° piano: nel caso specifico si trattava di due serbatoi da 6000 galloni pieni, e di una condotta ad alta pressione. Tale tipo di condotta era presente esclusivamente al 5° piano e in una determinata area di questo…

Il NIST scrive sul suo rapporto:

“Floor 5—which did not have any exterior windows and contained the only pressurized fuel distribution system on the south, west and north floor areas—is considered a possible fire initiation location, subject to further data and/or analysis that improve knowledge of fire conditions in this area.” http://wtc.nist.gov/pubs/WTC%20Part%20IIC%20-%20WTC%207%20Collapse%20Final.pdf
(2005)
…è considerato un possibile luogo dove il fuoco avesse potuto incominciare.

E’ un ipotesi, per il semplice fatto che il NIST non dispone di elementi per comprovarne l’avvenimento ulteriormente…

Da considerare che la temperatura di ignizione di quel carburante è 320° F.
http://www.wtc7.net/cache/ptbus_diesel.htm

La conversione F/C: C°=(°F-32)/1,8

165° Celsius è la temperatura che il carburante avrebbe dovuto disporre per prendere fuoco…

Quel carburante per bruciare, dove era conservato e nell’ambiente in cui era riposto, senza finestre, avrebbe avuto bisogno di una fonte di calore iniziale… questo calore poteva essere indotto dagli incendi sviluppatisi in seguito al crollo delle pesanti macerie del collasso della torre Nord (…a oltre 120 metri di distanza!). Ma non è stato accertato che quegli incendi abbiano lambito la prossimità dei serbatoi fino a scaldarne l’ambiente circostante e permetterne uno scoppio o peggio, fino a indurre al collasso in pianta l’edificio.

“Developed maps of probable fire locations from 11:30 am to 5:30 pm based on very limited photos and videos – less than 1 % of those of the towers and non-continuous, especially lacking on the south face.
From building occupants, obtained data about fire walls, combustible contents (furnishings, fuel tanks, etc.) , floor layouts, and dates of renovations.”

http://wtc.nist.gov/media/WTC7_Approach_Summary12Dec06.pdf

Il NIST sviluppa delle probabilità di presenza d’incendi sulla base di veramente poche fotografie… un quantitativo di materiale equivalente a meno dell’1%, rispetto a quello già considerato scarso utilizzato per lo studio dei crolli delle Torri Gemelle… Di cui la maggioranza riprendono la facciata sud (…quella perennemente coperta di fumo!)
(siamo a dicembre 2006…[sono passati oltre cinque anni dal 9/11/01 e ancora si brancola nel buio totale])

“This hypothesis may be supported or modified, or new hypotheses may be developed, through the course of the continuing investigation. NIST also is considering whether hypothetical blast events could have played a role in initiating the collapse. While NIST has found no evidence of a blast or controlled demolition event, NIST would like to determine the magnitude of hypothetical blast scenarios that could have led to the structural failure of one or more critical elements.”
http://www.nist.gov/public_affairs/releases/wtc_062907.html

Questa è la conclusione del comunicato rilasciato a metà 2007: si lavora ancora sulle ipotesi, considerando (vedremo dopo come), un ipotetico scoppio, ma adducendo che non vi siano prove di demolizioni controllate…

“The working hypothesis is based on an initial local failure caused by normal building fires, not fires from leaking pressurized fuel lines or fuel from day tanks.
This hypothesis may be supported or modified, or new hypotheses may be developed, through the course of the continuing investigation.”

(http://wtc.nist.gov/media/NCSTAC_December18(Sunder).pdf , 3 mesi fa, dicembre 2007)

Ancora nel buio: stavolta si lavora sull’ipotesi che il normale fuoco dell’edificio abbia provocato un crollo circoscritto, non intendendo, esplicitamente, fuoco indotto dalla reazione del carburante…

Sono passati, ad oggi, sei anni e mezzo…

Non si ha la certezza che il carburante contenuto nei serbatoi abbia provocato incendi al punto di indebolirne la struttura inducendola al collasso in pianta.

Ma soprattutto, parecchio tempo prima era stata ipotizzata già le peggiore delle ipotesi…

La FEMA nel maggio 2002 fa quest’affermazione nel rapporto relativo alle sue indagini in merito al crollo del World Trade Center “7”, nel capitolo 5:

“The specifics of the fires in WTC 7 and how they caused the building to collapse remain unknown at this time. Although the total diesel fuel on the premises contained massive potential energy, the best hypothesis has only a low probability of occurrence.”
(pag.31, http://www.fema.gov/pdf/library/fema403_ch5.pdf)


È sconosciuta la causa per cui gli incendi in WTC7 abbiano influito sul collasso (…forse perchè si cerca di incolpare per forza gl’incendi![…ma questa è una mia opinione da profano!!]).

Anche se il combustibile diesel totale sui locali aveva energia potenziale voluminosa, l'ipotesi migliore (...nel caso si sia incendiato tutto il carburante contenuto nei serbatoi) è soltanto una bassa probabilità che l’evento ne abbia costituito il collasso.

Lo stupore di quest’affermazione risiede nel fatto che, già nel 2002, quando tale rapporto venne pubblicato, si prese in considerazione la totalità della quantità di carburante depositato all’interno dei serbatoi in WTC7, come dalla tabella a pagina 14 dello stesso capitolo… riscontrando che, nell’ipotesi addotta, tale reazione, avrebbe costituito soltanto una bassa probabilità di collasso strutturale circoscritto

Qualcuno del “gruppo” numeroso, in seguito, ha commentato parola per parola, di questo rapporto della FEMA, intitolando questa sua ricerca:
THE FEMA REPORT ON WORLD TRADE CENTER 7 COLLAPSE IS A TOTAL JOKE
http://www.whatreallyhappened.com/fema_report.html

Tutto ciò premesso, vediamo ora come si sono comportati i “debunker” italiani… e l’errore diabolico di cui si sono resi artefici.

Nei loro fake-blog sono andato a ricercare tutti quei risultati che riportassero articoli sugli incendi in relazione ai serbatoi di carburante all’interno di WTC7. Non ho evidenziato tutti i risultati ottenuti perché questo mio articolo sarebbe diventato eccezionalmente lungo, tuttavia quelli che esporrò saranno significativi.

Il risultato è stato sconcertante!

Vediamo alcuni shot tratti dagli articoli pubblicati dai “debunker” italiani sui loro fake-blog per comprendere la malafede di cui questi disinformatori, sono costanti portatori:

- fake-blog “undicisettembre”:

…ci troviamo di fronte ad una vera conclusione forzata: i serbatoi sono stati trovati vuoti dopo il crollo, ciò non significa che, essendo vuoti, il loro contenuto avesse reagito prima del crollo e non mentre e comunque a tal punto da procurare un indebolimento della struttura fino ad indurla al collasso in pianta… Nemmeno si presume (…dando l’impressione che ciò sia ritenuto ufficialmente un dato dell’indagine governativa), che il carburante si sia incendiato…
Sui rapporti del NIST, come ipotesi, si sta utilizzando, ora, come variabile, un dato compreso in uno scenario, per cui il carburante prenderebbe fuoco…
Il “debunker” italiano lascia denotare quanto sia disinformato sull’argomento: scrivendo che la massa di elementi a favore del collasso progressivo da parte del NIST “è sufficiente”, si riscontra o che egli non abbia letto i rapporti o che stia raccontando bugie. Il NIST sono anni che rimanda il rapporto conclusivo poiché non dispone degli elementi necessari per espletare tale difficile compito. Leggere sui rapporti stessi del NIST, che si siano documentati degli incendi accorsi, sulla base delle semplici foto recuperate, lascia anche intuire quanto le conclusioni possano lasciare il tempo che trovino… oltre a quelle demenziali di detti “debunker” italiani.

- fake-blog “undicisettembre”:

...l'individuo si gongola in un contraddittorio in cui asserisce che, in quanto presenti serbatoi pieni di carburante all’interno dell’edificio, questi serbatoi costituissero un deterrente per una probabile esplosione…

- fake-blog “undicisettembre”: In questo shot dall’articolo pubblicato da “John”, altro “debunker” italiano già presente su questo blog, la frase del paragrafo finale è quella che potrebbe destare in seno all’immaginario del lettore inconsapevole, una certa soggezione e riverenza per la preparazione mostrata sull’argomento.
In realtà bisognerebbe chiedere a “John”, se avesse, lui stesso, letto il rapporto…
“John” scrive:
Il rapporto onestamente afferma che non è possibile, con i dati disponibili, determinare in quale misura il fuoco e i danni strutturali abbiano ciascuno contribuito a innescare il collasso, ma ritiene che il collasso abbia interessato le strutture portanti ubicate tra il 5° ed il 7° piano, indebolite dall'esposizione a ben sette ore di fuoco.”
Il rapporto a cui si riferisce è quello della FEMA.
Ed è la FEMA che onestamente scrive tutt'altra cosa:
“The specifics of the fires in WTC 7 and how they caused the building to collapse remain unknown at this time. Although the total diesel fuel on the premises contained massive potential energy, the best hypothesis has only a low probability of occurrence.”
Cioè “rimangono sconosciute le cause per cui gli incendi abbiano causato il collasso dell’edificio”.
…è un parere netto, soprattutto alla luce del fatto che questa conclusione sia stata data, in funzione dell’incendio di tutto il carburante contenuto…
Mentre disonesatamente “John” afferma che il rapporto stabilisca non sia possibile determinare in quale misura fuoco e danni abbiano contribuito a innescare il collasso…
La FEMA asserisce, nella migliore delle ipotesi (…dal punto di vista della comprensione del collasso), che nel caso tutto il carburante fosse bruciato nell’edificio, questo avrebbe costituito una bassa probabilità di evento quale causa che avrebbe conseguito il crollo dell’edificio…
Rimane evidente che quella propinata da “John” è un'altra menzogna.

- fake-blog “11-settembre”:

Fake-blog “tecnico”, quello di “Henry62”, in cui, in linea con le altre pubblicazioni sui fake-blog dei “debunker” italiani, cerca di attribuire agli incendi l’indebolimento della struttura dell’edificio che collasserà in pianta. Questa congettura, sulla base di una non meglio specificata teoria personale è in contrasto con le conclusioni della FEMA…
E’ evidente che “Henry62” ha da obiettare qualcosa…!
“Henry62”, si affida, anche lui, al colore del fumo, per scrivere che ciò che bruciava, fosse combustibile…

- fake-blog “undicisettembre”:


In dicembre 2007, il fake-blog “undicisettembre”, pubblica il resoconto dell’ultimo comunicato del NIST, nel quale viene riportata l’ipotesi sulla quale l’istituto intenderà lavorare…
(…come illustrato sopra)

Ma il gestore del fake-blog “undicisettembre”, Paolo Attivissimo, qualche giorno dopo insiste...

- fake-blog “undicisettembre”: E’ malsana abitudine dei “debunker” italiani inserire dettagli di rilevante importanza tra parentesi.

“John”, qualche giorno fa, tra parentesi, scrive addirittura, che le videocamere di sorveglianza del Pentagono riprendono un Boeing 757, mentre è proprio questa una delle posizioni più controverse degli scettici riguardo la “Versione Ufficiale”, poiché di oltre ottanta video-camere presenti nell’area, solo due, rilasciate al pubblico dalle autorità governative, riprenderebbero la scena dell’impatto, ma nessuna riprenderebbe un aereo:

http://debunkerfakeblog.blogspot.com/2008/03/fake-blog-undicisettembre-john-di.html

…mi è gradita l’occasione per rimandare all’approfondimento sulle video-camere, al seguente link:

http://www.luogocomune.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=4097&forum=3

Allo stesso modo, Attivissimo, scrive, tra parentesi, del carburante contenuto nei serbatoi quale causa del danneggiamento strutturale degli edifici… impressionando l’immaginario dell’inconsapevole lettore e influenzandone la logica di comprensione.
Si badi bene: se dico che l’astrologia non è una scienza esatta e porto degli argomenti in maniera disinteressata, è un conto, se a quegli argomenti do, invece, una connotazione esaltata, il lettore non può farsi un’opinione basata sulla consapevolezza di quei dati reali disponibili…

Dalle letture degli articoli dei “debunker” italiani sui loro fake-blog, si desume che le informazioni sono riportate in maniera vistosamente distorta e confusionaria.

O manipolate, al fine di far intendere poco o niente della realtà del fatto.

Bisogna considerare che stiamo parlando di un dettaglio…

Le autorità governative americane che hanno rilasciato i rapporti tecnici sono chiare e sono chiare anche in merito alla tempistica: in sei anni non hanno riportato un risultato, che sia uno, accettabile…

Si può parlare di un semplice errore, di una svista, di una semplice travisata interpretazione per quanto riguarda i “debunker” italiani?

A voi il giudizio!

E’ un’altra leggenda, collegata al WTC7, dei “debunker” italiani, ribadire che lo stesso NIST ha vagliato l’ipotesi della demolizione controllata…

In effetti è regola che le leggende riportino, sempre, un fondo di verità…

Il NIST in un rapporto scrive di aver vagliato questa ipotesi, pur tuttavia senza aver trovato prove in sostegno…

Bisogna chiedersi su quali basi il NIST getti simili conclusioni, visto che:
- “The NIST has reported that no steel debris was recovered from WTC7 and so no forensic analysis of the steel was possible.”
- The NIST has inserted a note in its reports saying it had found no evidence of building destruction by missiles, bombs or controlled demolition. However, the agency cites no supporting data to show what work was done to preclude these possibilities.
- A report titled "Part IIC -- WTC 7 collapse" contains no data on the sequential puffs of smoke
- NIST report (NCSTAR 1-3), says the NIST made no effort to check high-strain or impact properties of the type of steel used in WTC7 because "WTC7 did not suffer any high strain rate events”.
- The NIST inserted a note in NCSTAR 1 saying that probers had found no evidence of controlled demolition of the skyscrapers. The draft NCSTAR 1 report ignored the alternative hypothesis altogether and there is no evidence in the various studies that the NIST ever examined that possibility. There is no indication in NIST supporting data that experts on controlled demolition were consulted to see whether such a scenario had any credibility.
Ancor più paradossalmente:
The NIST's computer simulations included a scenario in which a tower is sabotaged with a 'small bomb,' numerous arson fires and a wrecked sprinkler system. The simulation left the building standing [NCSTAR 1, p144].
However, the NIST did not publicly consider the possibility that the towers in fact may have been sabotaged with high-energy explosives. No scenario in which larger bombs are attached to core columns and smaller ones attached to floor connectors is considered -- though such a simulation would have been closer to observations than the 'small bomb' simulation. Of course, such a possibility requires that the Port Authority police security system have been compromised so that radio-linked explosives could be planted on many floors, the plotters having no way of knowing for sure where the planes would hit. Because 'available information, as extensive as it was, was neither complete nor of assured precision,' the NIST 'took steps to ensure that the conclusions of the effort were credible explanations for how the buildings collapsed' [NCSTAR 1, p141].

Sulla base di quali analisi, il NIST, avrebbe quindi ammesso l’insostenibilità della “teoria” di una demolizione controllata?

Nel frattempo ci conviene prendere con le pinze le “informazioni” propinate dai “debunker” italiani…

L’integrità morale rappresentata dai sostenitori del “debunking” italiano e presto delineata…

...e l'error del "debunking" non può ch'esser diabolico!

“…non vogliate negar l'esperienza,
di retro al sol, del mondo sanza gente.

Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir virtute e canoscenza".

Dante, Inferno, canto XXVI°, 116-120

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